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Il Giamaica Blue Mountain: il caffè dalle montagne blu

La qualità Giamaica Blue Mountain è tra i caffè più pregiati e ricercati al mondo. Il caffè è prodotto in limitate quantità e coltivato sulle pendici delle cosiddette Montagne Blu dell’isola di Giamaica. Le montagne sono soprannominate “blu” perché caratterizzate da un suggestivo tramonto dal colore tendente all’azzurro. Queste si innalzano fino a 2.500 metri sul livello del mare, ma solo il caffè coltivato ad un’altitudine compresa tra i 1000 e i 2000 metri viene considerato qualità Blue Mountain.

La storia del caffè in Jamaica ha inizio nel 1723 quando Re Luigi XV di Francia fece piantare tre piante di caffè in questa terra lontana. Di queste tre piante solamente una sopravvisse e fu donata al governatore jamaicano, Nicholas Lawes. Si comprese velocemente che il terreno dell’isola era molto fertile e adatto alla coltivazione di piantagioni di caffè. Soltanto un secolo dopo si contava già una cifra significativa di piantagioni che ammontavano intorno alle 600 unità.

La maturazione di questo caffè è assai lenta. Può infatti raggiungere i 10 mesi, mentre in altre aree è necessario solamente un intervallo tra i 5-6 mesi. Inoltre, in seguito alla spolpatura e al lavaggio, il caffè è fatto riposare insolitamente a lungo per circa sei settimane. Senza dubbio si tratta di una tipologia di caffè molto particolare.

Le sensazioni aromatiche legate al Blue Mountain sono esaltate essenzialmente grazie all’altitudine, al terreno lavico particolarmente nutriente e a speciali trattamenti. Appartengono al caffè note di vaniglia, cacao, mandorla e burro fuso, abbandonando quasi interamente l’amarezza e lasciando spazio alla delicatezza.

IL CAFFÈ D’ALTURA DELLE MONTAGNE “BLU” DELLA GIAMAICA >

 

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Monte Everest Supremo: il caffè coltivato sul tetto del mondo

Il Monte Everest Supremo è il caffè nepalese sicuramente più noto, coltivato ad un’altitudine tra i 2200-2400 metri sul livello del mare, nonché una delle produzioni di caffè più alte del mondo. Il caffè, infatti, è coltivato in una piccola piantagione nel distretto nepalese di Nuwakot: circondato da cime innevate, sentieri scoscesi e antichissimi monasteri buddisti.

Originariamente, l’intera produzione nepalese fu spazzata via a causa della cosiddetta“Epidemia di Rust”, scoppiata nel 1880, che devastò con ferocia tutte le produzioni di caffè asiatiche. Soltanto un secolo dopo, la produzione riuscì a ripartire con cifre significative.

Questo caffè è coltivato e prodotto in maniera del tutto naturale, grazie a tecniche di agricoltura sostenibile e biologica, tanto da essere classificato come un caffè organico. Le piantagioni sono infatti irrigate dall’acqua proveniente dai ghiacciai di alta quota. Si analizza inoltre che sia l’unica tipologia coltivata a nord del Tropico del Cancro.

Le sensazioni aromatiche legate a questo pregiato caffè, sono esaltate in parte grazie all’alta quota. Appartenenti al Monte Everest Supremo, si registrano note di cioccolato al latte e vaniglia, un corpo leggero ed equilibrato con una piacevole dolcezza. Si tratta di un’arabica tra le più pregiate e, anche a causa di una produzione così limitata, rimane un caffè dal prezzo mediamente elevato.

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